venerdì 10 agosto 2012

SPECIALE ARTE E SPORT LONDRA 2012. Prima medaglia nella pygmachia: bronzo per Mangiacapre

Sconfitta in semifinale per Vincenzo Mangiacapre (cat. 64 kg.), battuto nettamente 15-8 dal cubano Iglesias Sotolongo. Medaglia di bronzo per l’azzurro perché nella boxe non è prevista la finale per il terzo posto. Il pugilato (pygmachia), una delle discipline più antiche dei Giochi, è stato inserito nel 688 a.C. nella XXIII Olimpiade, come gara per atleti adulti, che si svolgeva nella terza delle cinque giornate olimpiche. La disciplina è stata poi estesa alla categoria dei giovani nel 616 a.C. Apollo, avendo battuto Ares in un incontro, era considerato il dio dei pugili. Questa disciplina ha raggiunto rapidamente un alto livello di popolarità e i suoi protagonisti venivano visti con particolare favore. I pugili, nelle gare, si giocavano non solo la fama, ma la loro stessa vita. I combattimenti iniziavano a mezzogiorno e potevano durare ore, fino a quando uno dei contendenti non segnalava, alzando un dito, la sua resa. La vergogna, però, era tale che molti preferivano la morte in combattimento piuttosto che vivere dichiarandosi sconfitti (da Il gioco e lo sport nelle arti pittoriche. Dalle origini all’Ottocento di Tiziana Pikler).

Fanciulli pugilatori,
affresco, 1300 a.C.
Museo Nazionale
Archeologico, Atene
La stanza dei Fanciulli pugulatori

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