lunedì 30 luglio 2012

SPECIALE ARTE E SPORT LONDRA 2012. Nel nuoto, attività preistorica, una cinese più veloce di Lochte e Phelps

Il dibattito se nello sport una donna potesse essere in grado di battere un uomo è ormai un classico. Una risposta affermativa è arrivata dal nuoto, dall’Acquatic Center di Londra, dove la 16enne cinese Ye Shiwen ha vinto l’oro nei 400 misti femminili con uno strepitoso 4'28"43, con un tempo migliore di quello del campione statunitense Ryan Lochte negli ultimi 50 metri. Lochte, che ha vinto la medaglia d’oro nei 400 misti maschile, ha dichiarato “Se avesse nuotato con me, mi avrebbe battuto”. La cinese ha vinto l’oro con il record del mondo grazie agli ultimi 50 metri stile libero percorsi in 28"93, 17" più veloce di Lochte. Nei suoi penultimi 50 metri, Ye è stata di 8” più veloce del plurimedagliato delle vasche, l’americano Michael Phelps. La cinese ha chiuso i 100 metri stile libero in 58"68. L’anno scorso, ai Mondiali di Shanghai, Ye aveva vinto i 200 misti a soli 15 anni.
Una donna non era mai riuscita prima a realizzare questi tempi e, trattandosi di un’atleta cinese, questi i risultati lasciano qualche dubbio legato al doping.
A noi piace sottolineare che se sorpasso lecito sia stato, questo è avvenuto in una delle pratiche atletiche che l’essere umano ha praticato fin dalla Preistoria perché semplicemente dettate dall’istinto di sopravvivenza come il saltare, il camminare e il correre. Alcuni graffiti risalenti all’Età della Pietra presentano infatti alcuni movimenti che possono considerarsi alla base del nuoto. La costrizione ad adattarsi all’ambiente di vita per procurarsi i mezzi di sussistenza o per sfuggire alle insidie che lo circondavano, hanno portato i nostri antenati a cercare di muoversi anche nell’acqua, dove sicuramente si trovavano a dover lottare, a doverla attraversare o superare. (da Il gioco e lo sport nelle arti pittoriche. Dalle origini all’Ottocento di Tiziana Pikler). La speranza è che nei risultati della cinese ci sia solo questo, l’istinto universale a migliorarsi, e non altro.

Graffito del Periodo Neolitico
(Tin Tazarift, Tassili degli Ajjeg, Algeria)
Caverne del nuotatore.
Graffito dell'Età della Pietra
(Wadi Sora, Egitto Sud Occidentale)

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